Giulia Mangia #11 – Seu Pizza Illuminati

Quando ho assaggiato la pizza di Pier Daniele Seu al Mercato Centrale di Roma ricordo di aver pensato “Ok, questa è la pizza più buona che io abbia mai mangiato” e, come spesso capita quando mi innamoro di un cibo o di un ingrediente, ci vado in fissa totale. Dunque per un anno, ogni volta in cui mi sono trovata al Mercato Centrale, ho mangiato la sua pizza. Non mi dispiace, non me ne pento.

Oggi, per la maggior parte dei romani, Seu Pizza Illuminati è conosciuto per il design accattivante e per la scritta al neon “in pizza we trust” che spopola su Instagram e TikTok. Ma se siete fan del mondo della pizza romana, sapete ben che la mente dietro Seu Pizza Illuminati è proprio quella di Pier Daniele Seu che firma delle vere e proprie pizze d’autore impossibili da emulare.

Finalmente sono riuscita (prenotando con un mese di anticipo!) a cenare da Seu Pizza Illuminati e recarmi con religioso rispetto in questo tempio del gusto dove le mie aspettative non sono di certo state deluse. Il locale è divertente, originale e ha quel tocco pop che non guasta: una cornice perfetta per condividere fritti e pizza.

Dei fritti apprezzo sempre l’originalità, ecco perché anziché ripiegare sul supplì classico del quale è impossibile stancarsi, ho voluto provare il Seupplì – già il nome è geniale – con risotto alla mozzarella, cuore di San Marzano e crema di basilico e la Lasagna con pesto, crema di pomodoro secco e provola per la quale sono certa di aver provato una sincera forma di amore. I fritti sono davvero fatti a mestiere, panatura perfetta, non unta, croccante e grossolana come piace a me, e sono presentati in modo accattivante soprattutto grazie all’impiego di creme che è un po’ la firma di Pier Daniele Seu.

Sebbene quando provi una nuova pizzeria sia solita optare per gusti classici, stavolta, conoscendo già i grandi classici preparati dalle mani di Seu, ho voluto lasciarmi ispirare dalle pizze più originali, ricche di sapori e ingredienti della tradizione culinaria italiana rivisitate in chiave personale.

Ho assaggiato quindi la Basilicata Coast to Coast, con crema di fave (che ingrediente straordinario le fave), cicoria ripassata, peperone crusco e grankase, e una Assoluto di pomodoro (San Marzano, pacchetelle pomodoro giallo, pomodoro confit, crema di pomodori secchi, grankase e basilico viola).
Due pizze vegetariane, sì, perché, altra nota a favore di Seu Pizza Illuminati, è l’ampia selezione di pizze vegetariane e vegane.

E cosa dire sull’impasto di Pier Daniele Seu? Per me rasenta la perfezione. Ha tutto ciò che mi piace in una pizza, è leggero come una nuvola ma ha una struttura che si percepisce alla vista quando si taglia la fetta e al morso. Il cornicione, con cui amo fare la scarpetta nel piatto per non sprecare nemmeno un po’ di condimento, è gonfio ma non esagerato, e tutto ciò che è contenuto al suo interno è in totale armonia.

Finisci di mangiare la pizza e anche tu sei più in armonia col mondo. È questa la vera magia? Probabilmente.

Come sempre una nota di merito per il dolce: come si fa a non assaggiare la pizza dessert? E non una qualunque, anche in questo caso Seu strizza l’occhio alla tradizione romana e propone la pizza dolce con ricotta e visciole, il Sacro Graal dei dessert romani.

La superficie della pizza è leggermente caramellata, la crema di ricotta ha quella nota di limone che ne smorza la grassezza sulla lingua e poi arriva il dolce della confettura di visciole. Ed è subito amore.
Grazie Dio della Pizza per aver creato Pier Daniele Seu, grazie Pier Daniele Seu per averci dato Seu Pizza Illuminati!

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