GIULIA MANGIA #10: 180 Gr Pizzeria Romana

180 gr non è il peso dell’anima bensì quello del panetto di pizza perfetto. L’ho detto.
Se siete di Roma ormai avrete sentito prodezze di 180 gr Pizzeria Romana e della sua pizza romana strepitosa. Se poi siete o vivete a Centocelle, di 180 gr ne parlate anche con una punta di orgoglio. Io appartengo ad entrambe le categorie.

La pizza romana per me è sacra e la difendo dalle malelingue con la stessa tenacia con cui si proteggerebbe un figlio. Bassa, scrocchiarella, leggera come una nuvola e assolutamente appagante, la pizza romana regala la libidinosa esperienza di bearti del cibo più buono al mondo senza quella sensazione di pesantezza che costringerebbe a ricorrere ad un potente digestivo nell’immediato.
Da 180 gr tutto questo si coniuga ad un concept geniale che restituisce la giusta dignità alla pizza romana: nel menù, accanto ai gusti iconici, anche pizze dal sapore gourmet con ingredienti di stagione che strizzano l’occhio alla tradizione. Da assaggiare tassativamente la pizza con stracciatella di burrata e alici di Sciacca, perfetta nella sua semplicità, equilibrata e senza picchi di sapidità (= non tornate a casa con la sete molesta che lasciano le acciughe rinsecchite sotto sale).

Ma non di solo pizza vive l’uomo. Anche il fritto vuole la sua parte e, si sa, a Roma il fritto è una cosa seria. I romani sono ironici e amano scherzare su tutto, ma mai quando si tratta di cibo. Ancora meno se si tratta di fritto. Non a caso quando si va in pizzeria a Roma l’antipasto di fritti ha la stessa dignità – e le stesse calorie – della portata principale. E da 180 gr lo sanno bene, ecco perché oltre a servire un fritto dalla panatura a dir poco perfetta, hanno creato il Sanpietrino: un cubotto di 70gr ispirato ai piatti della cucina romana ma non solo. Finalmente un Sanpietrino che non ci fa bestemmiare. Io ho assaggiato quello con orecchiette, cime di rapa, provolone di Recco e aglio nero, accompagnandolo ad un supplì che definirei a mani basse il più buono mai mangiato in tutta la mia vita di romana doc.

Si può osare concludere una cena da 180 gr con un dolce? Io vi garantisco di sì, perché trovate il trancio di pizza in teglia in versione tarte au citron. Si tratta dell’impasto della loro brioche lavorato come una pizza in teglia e farcito con la classica crema al limone e la meringa tipici della tartelletta al limone con uno streusel alle mandorle e delle foglioline di menta. Da provare assolutamente. Io e Fidanzato ci siamo litigati l’ultima forchettata che ovviamente poi ho mangiato io. Vorrei ben vedere.

180 dunque sono i grammi del panetto di pizza perfetto ma forse anche i giorni di anticipo con cui dovreste prenotare dal momento che ormai da tutta Roma vengono a frotte per provare questa pizza leggendaria che merita assolutamente il successo conquistato. Scherzi a parte, potete anche provare il loro asporto, ma a me la pizza piace cotta e mangiata. Ci sono due turni, uno alle 20:00 e uno alle 22:00 e si può prenotare anche sul loro sito. Andate e godetene tutti.

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