La domenica a casa mia è sempre stata sinonimo di pasta fresca all’uovo fatta rigorosamente in casa. Ricordo le mani di nonna che all’epoca mi sembravano magiche impastare chilometri di sfoglie di pasta fresca, ora per preparare i suoi leggendari ravioli ricotta e spinaci, ora per le fettuccine o le tagliatelle stendendo la pasta con il matterello, alla ‘nazzicaculo come si usa dire.
Preparare la pasta fresca può sembrare facile, e magari per una persona già avvezza alla cucina lo è anche, ma per chi è alle prime armi sembra una sfida ardua da superare. In realtà basta prenderci la mano, imparare a capire a cosa fare attenzione e secondo me è soltanto guardando chi è già esperto in materia che si può imparare.
La pasta fresca di base si prepara con due ingredienti: le uova e la farina. Fine. Io ci aggiungo anche un pizzico di sale, via. Ma veramente non occorre altro. In realtà non occorre nemmeno una ricetta vera e propria, come mi ha spiegato mia madre, bisogna imparare a sentire la pasta e a capire di cosa ha bisogno toccandola. Fidatevi quindi più del vostro tatto che non di chi vi dà ricette precise al grammo. A casa mia ci regoliamo così: un uovo a testa e per ogni uovo contiamo 100 gr di farina.
Questo significa che se dovete preparare un piatto di fettuccine per 6 persone allora dovete considerare 6 uova di medie dimensioni e 600 gr di farina. Questo non significa che impastando la pasta risulterà perfetta. Ci sono tanti fattori: l’umidità nell’aria, la temperatura della cucina, delle vostre mani. Magari nonostante siate precisi la pasta risulterà ancora troppo umida e dovrete aggiungere altra farina.
Come capire se la consistenza è giusta? Innanzitutto sappiate che impastare richiede tempo e anche un po’ di energia. Per fare la pasta fresca non dovete avere fretta: fate la vostra bella fontana, rompete le uova, sbattetele e poi raccogliete man mano la farina fino a impastare a mano. Lavorate la pasta finché non la sentite compatta, morbida ma non appiccicosa, elastica ma non molliccia. Io in media la impasto circa un quarto d’ora, usando soprattutto la parte bassa del palmo della mano.
Un’altra cosa che si sente dire spesso è che la pasta fresca teme l’aria: in parte ovviamente è vero, infatti quando lascio riposare la mia pallina di impasto solitamente la avvolgo in un panno di cotone ben coperta per evitare che si secchi. Tuttavia quando so che devo lavorarla con la macchinetta, ad esempio quando preparo le fettuccine, dopo averla stesa preferisco lasciarla asciugare un po’ in modo che il taglio sia agevolato e più preciso. Altra cosa da ricordare: la pasta fresca cuoce velocemente, perciò è meglio che quando la buttate nell’acqua voi abbiate già pronto il condimento. E a tal proposito, essendo bella porosa, sappiate che se scegliete un condimento bianco dovrete abbondare di olio: a nessuno piace la pasta asciutta ma solo nel senso più letterale del termine!
Vi lascio qualche inspo su come utilizzare la pasta: ci sono le mie fettuccine al misto funghi, molto facili da preparare, i miei ravioli di zucca con crema di noci, dei ravioli classici con ricotta e spinaci da condire anche con burro e salvia e dei cappelletti in brodo che non stancano mai (fonte foto: Pinterest).
Io ricordo la velocita’ che avevano nell usare mattarello e sfoglia. 😉😊
Adoroooooooo
La mia prima mail!!
Giulia
I miei nonni sono bravissimi nel fare la pasta fresca. Il mio piatto preferito sono i fusilli (come si dice a napoli) o maccheroni e i ravioli, il tutto condito con dell’ottimo sugo o ragù 😍😋😋😋😋😋
I nonni hanno la laurea specialistica in pastologia! Non li batte mai nessuno 🙂