Mi sono sempre chiesta perché si chiamasse “torta della nonna”.
È una torta inventata da una nonna? E se sì, quale nonna? O semplicemente è un dolce così semplice e tradizionale da meritare un nome che rispecchiasse e racchiudesse queste caratteristiche e quindi cosa c’è di più tradizionale di una torta fatta dalla nonna?
Mentre cerco di trovare risposte valide ai miei quesiti (che credo proprio affiderò alla saggezza di Google) direi che è giunto il momento di condividere qui la mia ricetta della mia torta della nonna.
In realtà è uno dei primi dolci che ho imparato a fare, complice il fatto che si compone unicamente di due preparazioni, la pasta frolla e la crema pasticciera. Ero infatti convinta di averla postata qui già da tempo, invece non lo avevo mai fatto, forse perché mi ero detta “ma chi mai cercherà la ricetta della torta della nonna?”
Poi domenica scorsa, visto che era il compleanno di mio padre e mi aveva espressamente richiesto la torta della nonna, suo dolce preferito, l’ho preparata.
E una volta sfornata, contemplando la sua bellezza, ho deciso che meritava di essere sul blog già solo per la sua presenza scenica.
Per la base ho utilizzato la mia solita ricetta della frolla che trovate qui. In realtà ne ho preparata una dose e mezza perché temevo non mi bastasse, invece poi me ne è avanzata quasi mezzo panetto. Dunque secondo me la dose standard della mia ricetta dovrebbe bastarvi.
INGREDIENTI (per la crema):
- 500 ml di latte
- 4 tuorli
- 100 gr di zucchero
- un baccello di vaniglia o una bustina di vanillina
- scorza di limone
- due cucchiai di farina o amido di riso
Per la frolla potete seguire le istruzioni che ho scritto sul post apposito, io la preparo sempre allo stesso modo e vi assicuro che, a mio avviso, è la pasta frolla migliore che abbia mai assaggiato, perché rimane sempre friabile, non è troppo burrosa quindi non risulta eccessivamente dolce.
Una volta pronto l’impasto della frolla avvolgetelo nella pellicola da cucina e lasciatelo riposare in frigo per almeno dieci minuti. Intanto potete iniziare a preparare la crema pasticciera. Mettete a riscaldare il latte a fuoco dolce con la polpa di un baccello di vaniglia (o la bustina di vanillina) e la buccia del limone, senza la parte bianca che darebbe un retrogusto amaro. In una ciotola sbattete i tuorli con lo zucchero finché non risulteranno chiari e spumosi e avranno raddoppiato il loro volume. Aggiungete anche la farina setacciata e continuate a mescolare. Quando il latte sarà tiepido (non caldo, mi raccomando!) filtratelo per eliminare ogni residuo di buccia di limone e versatelo a filo nelle uova sbattute, senza mai smettere di mescolare. Trasferite tutto il composto in un pentolino a fuoco basso: girate costantemente con un cucchiaio di legno finché la crema non sarà densa. Io poi la metto in un contenitore di vetro e la copro con la pellicola, mettendola a contatto proprio con la superficie della crema. Cercate di non fare la crema eccessivamente densa, considerate che la farete cuocere in forno!
Assemblate la crostata: rivestite una teglia di carta forno e stendete uno strato di frolla di mezzo centimetro: meglio farla un pochino più spessa del normale così che la crema non la ammolli. Bucherellatela e poi versate la crema, infine ricoprite con altra pasta frolla stesa stavolta più sottile.
Io le faccio anche qualche apertura con il coltello per evitare che si gonfi in cottura. Spennellate con dell’acqua la superficie della crostata e cospargetela con i pinoli, tipici della torta della nonna.
Decorate poi la vostra crostata come preferite e cuocete a 180° per 40 minuti. Da fredda toglietela dalla teglia e cospargetela di zucchero a velo.
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