Il mio amore per la Francia, per Parigi, sono cosa nota su questi schermi.
Sono fresca fresca di un soggiorno (l’ennesimo) a Parigi dove una delle mie attività preferite è fare dei veri e propri food tour nelle boulangerie, il cui profumo di burro e pane appena sfornato è per me l’equivalente del canto delle sirene.
Dopo la mia prima volta a Parigi ho sempre pensato che a Roma mancasse un posto dal vago retrogusto francese: è vero che la cucina italiana è tra le migliori al mondo, ma chi potrebbe mai restare indifferente alla pasticceria francese?
Neanche a farlo apposta, quello stesso anno ha aperto nel cuore di Trastevere, che è uno dei miei quartieri preferiti di Roma, Le Levain.

Fonte: http://www.lelevainroma.it
Ci tengo quindi a sottolineare come io abbia visto nascere questo posto meraviglioso, questo progetto che è riuscito a portare un pezzettino di Francia nel cuore di Roma. E ci tengo ancora di più a rivendicare questo merito ora che Le Levain è stata giudicata la migliore pasticceria di Roma e seconda miglior pasticceria d’Italia nella competizione Best Bakery su TV8.
Che siate alla ricerca di un posticino intimo e dal sapore trés parisien o di un forno dove acquistare del pane delizioso o magari un dolce speciale da portare a qualcuno su cui desiderate fare colpo, Le Levain è il posto giusto.
Il loro Croq Monsieur è fenomenale, le baguette farcite con salmone e avocado o con l’insalata di pollo con la maionese al lime mi hanno regalato pranzetti felici, per non parlare delle quiche: dalla classica a quella con broccoli e salsiccia, una fusion tra i sapori prettamente francesi e quelli nostrani. Ma se proprio non potete fare a meno di pizze o focacce, trovate anche quelle e sono davvero ottime.
È sui dolci però che Le Levain, secondo me, tocca vette altissime. Non ho alcuna esitazione né alcun timore nel dire che i loro macaron sono i più buoni di tutta Roma, e ve lo dice una che li ha assaggiati in moltissime pasticcerie romane (dopo aver mangiato a Parigi quelli di Pierre Hermé).
E non solo sono deliziosi, ma hanno anche un prezzo onesto.
Il bancone dei dolci è un vero spettacolo: curato nei minimi dettagli, come ogni singolo dessert. I pezzi forte della pasticceria francese ci sono praticamente tutti: dalla macaronade ai bigné di choux con crema chantilly e caramello, dagli eclair alla tarte au citron. Non mancano neanche i prodotti da boulangerie: le madeleines, i croissant e l’inconfondibile pain au chocolat con cui ho fatto innamorare mia madre delle boulangerie parigine l’anno scorso.
Non mancano dolci nostrani, come il babbà e i pasticciotti pugliesi, o pezzi forti della pasticceria internazionale, come la sacher e la cheesecake.
Insomma, dal punto di vista gastronomico Le Levain è il paradiso dei golosi e una tappa obbligatoria per gli affezionati della cucina francese o anche solo per i curiosi.
Personalmente però è anche qualcosa di più.
Per me che quando passeggio per le strade di Parigi mi sento finalmente a casa, che in un luglio particolarmente caldo sono riuscita a mangiare una quantità inverosimile di macaron finalmente senza preoccuparmi delle calorie ingerite e che potrei nutrirmi tranquillamente di pain au chocolat per giorni, Le Levain è un pezzetto di pace nel caos romano.
Quando sono lì, magari dopo una domenica mattina passata a Palazzo Spada e una camminata sotto la pioggia, mi sento proprio come quando sono a Parigi: completamente alienata dal resto del mondo, immune al caos, in una bolla di intima felicità.
Insomma, Le Levain per me è un po’ l’equivalente delle madeleins di Proust. Mi basta stare seduta lì con il brusio della clientela che compra il pane, che ordina del caffè con una brioche, che si contende l’ultimo pain au chocolat, mentre mangio i miei macaron – non riesco a non comprarne qualcuno ogni volta che ci vado, il mio preferito è quello al caramello e burro salato – e mi sento di nuovo a Parigi.
A volte questo mi basta per sentirmi davvero felice.
Mi segno anche questa…