Giulia cucina, Giulia scrive e ora pure Giulia mangia.
Tralasciando l’autoreferenzialità che regna sovrana in questo blog e cercando di ignorare pure il fatto che solo i tronisti di Uomini e Donne parlano di sé in terza persona, finalmente la sezione che avevo creato quasi due mesi fa prende ufficialmente vita.
Giulia mangia.
Cosa?
Beh, un po’ di tutto, ma soprattutto dolci, mi sembra ovvio.
Giulia mangia.
E capirai che sforzo!
Beh sì, in effetti riconosco che non sia una capacità particolarmente fuori dal comune, un qualcosa che richieda poi questo grande sforzo.
Però quando vivi un momento della vita, una breve parentesi, a farti problemi su ciò che mangi, a contare le calorie di quello che mangi, a vivere con l’angoscia il semplice uscire con gli amici per un aperitivo o una cena perché dovrai mangiare cose che ti faranno ingrassare, mangiare col sorriso e con gusto non è roba da poco.
È bello. È piacevole. Non è più solo mangiare ma è anche condividere.
Perciò sì, Giulia mangia e poi scrive non solo quello che cucina ma anche quello che mangia. Soprattutto dove lo mangia.
Ci sono tanti posti di Roma in cui ho il mio piatto/dolce/tè/aperitivo preferito. Ho il posto in cui andare per i migliori macaron di Roma, il posto per il tè, quello per la cioccolata calda, per lo spritz, per la pizza napoletana, per la torta di mele e potrei continuare all’infinito.
Senza dimenticare la mia fissa di collezionare biglietti da visita dei locali, per poi appiccicarli nel diario segreto. A che pro? Così quando mi chiedono “Senti, ma secondo te dove posso portare i miei amici per un dolce dopo cena?” io so già cosa fare: aprire il mio diario.
E allora perché non fare una sorta di review qui sul mio blog, dove il cibo – e in particolare i dolci- è il protagonista assoluto?
Non sono uno chef stellato, non sono una giornalista enogastronomica, non sono di certo una personalità rilevante nel mondo della gastronomia. Però finalmente mangio in un sacco di posti e ho la fortuna di vivere a Roma dove c’è veramente l’imbarazzo della scelta, dove basta poco per trovare angoli di paradiso per le papille gustative.
Perciò ogni ultima domenica del mese, a partire da domani, cercherò di scrivere di posti speciali. Di raccontare questi angoli di Roma in cui di tanto in tanto vado a dimenticare ogni sorta di ostilità con il cibo, ogni briciola di quel senso del dovere nei confronti di una qualche dieta o di un qualche regime alimentare e mangio, mangio tutto quello che mi va e che mi piace.