Lo so, lo so che la prima settimana dopo le feste è la settimana detox per eccellenza, quella in cui tutti ci iscriviamo in palestra (ma chi?) e ci nutriamo esclusivamente di minestrone e petto di pollo alla Canalis. Ne sono pienamente consapevole.
Io stessa lunedì 8 gennaio ho messo a bollire qualcosa come mezzo chilo di riso integrale così da averne abbastanza per tutti i pranzi della settimana, da mangiare con cibi altrettanto gustosi quali hamburger di spinaci o di carciofi, broccoli, cavolfiori, ecc.
Questo tuttavia non mi ha impedito di preparare, in previsione di un tè con le amiche, una crostata.
Ma, visto che era un po’ di tempo che volevo sperimentare con farine diverse da quella di grano, la 00 che solitamente uso, ho fatto un salto al supermercato per una delle mie attività preferite: la contemplazione del reparto pasticceria.
E ho trovato un’ampia selezione di farine.
Alla fine la scelta è ricaduta sulla farina di farro biologica di Molino Rossetto. A casa avevo già una farina di grano duro integrale (del Molino Chiavazza).
Se c’è una cosa che ho imparato recentemente, sfornando un plumcake della stessa consistenza del truciolato Ikea, è che queste farine devono essere mescolate con altre. Perché appunto, essendo più pesanti della 00 evidentemente faticano a crescere e la lievitazione fa cilecca.
Memore del mio plumcake quindi ho deciso di provare a mescolare queste due farine e ho rivisitato la mia ricetta classica della pasta frolla:
INGREDIENTI (per la frolla):
- 120 gr di farina di farro
- 80 grammi di farina integrale
- 100 gr di zucchero
- un tuorlo
- un uovo intero
- 100 gr di burro
- un pizzico di lievito (3 gr circa)
- una bustina di vanillina
INGREDIENTI (per la farcitura):
- 350 gr di ricotta di pecora
- 250 gr di marmellata
- 4 cucchiai di zucchero
- un limone non trattato
Per prima cosa setacciate la farina di farro. Unitevi poi la farina integrale, lo zucchero e la vanillina: come sempre quindi mescoliamo prima tra loro le polveri. A questo punto potete fare il burro (che deve essere a temperatura ambiente) a fiocchetti. Se il vostro burro è eccessivamente freddo perché lo avete appena tirato fuori dal frigorifero, evitate di scaldarlo al microonde: se si scioglierà troppo la frolla risulterà difficile da impastare perché molto umida.
Meglio scaldare un bicchiere di vetro al microonde e capovolgerlo sopra il panetto: lasciate per qualche minuto e il burro diventerà più morbido ma non troppo cremoso.
Sciogliete i fiocchetti di burro impastando il tutto con le mani. Quando il composto vi sembrerà abbastanza “sabbioso” unite il tuorlo e l’uovo intero. Impastate ancora finché il tutto non risulterà omogeneo e finché non otterrete una palla di pasta abbastanza compatta e asciutta.
Avvolgete la vostra frolla nella pellicola da cucina e lasciatela riposare in frigo per una mezz’ora.
Nel frattempo ammorbidite la ricotta di pecora fino ad ottenere una crema. Aggiungete i quattro cucchiai di zucchero e la scorza di un limone.
Stendete la frolla e rivestite una teglia: fate attenzione a non stenderla troppo sottile perché la farcia sarà molto umida. Bucherellate con una forchetta il fondo e poi versate la ricotta.
A questo punto ricoprite con la marmellata: scegliete quella che preferite. Io ho scelto una marmellata di prugne molto dolce – per questo ho aromatizzato la ricotta con il limone – che ho mescolato con qualche cucchiaio di marmellata ai frutti di bosco (perché appunto quella di prugne era dolcissima e a me piacciono di più quelle asprognole!)
Con la frolla avanzata fate le classiche striscioline e infornate a 180° a forno statico per 35 minuti circa.
E visto che, nonostante io mi impegni fortemente a perseguire un fisico alla Gabrielle Caunesil, su di me grava con la stessa pesantezza della peperonata di mia nonna la maledizione dell’ “ANCHE OGGI MAGRA DOMANI”, con la frolla avanzata ho pensato bene di fare dei biscottini.
Non ho fatto altro che spezzettare del cioccolato extra-fondente al 72% e aggiungerlo all’impasto. Poi staccando dei pezzetti ho fatto delle palline che ho schiacciato su una placca. Ho infornato a 180° per dieci minuti et voilà.